Un dono da donare: buon Natale da noi

Un dono da donare: buon Natale da noi

Il 2022 sarà quello dei nostri primi cinquant'anni in Uganda. Un traguardo tagliato grazie all'impegno di tanti e sul quale è importante riflettere come Movimento e come singoli. Per questo, in occasione delle festività natalizie, vi proponiamo una riflessione del nostro presidente don Maurizio Noberini.

Siamo ormai vicini al 50° anno della nostra storia, avviata da don Vittorio e portata avanti da tanti suoi amici. Si tratta di un anniversario importante da non sprecare, anzi da valorizzare. Come? Con eventi e celebrazioni, mostre e testimonianze, ma non solo…

L'ANNO DEL CUORE
Mi auguro che il 50° sia soprattutto un'esperienza che arriva al cuore, e innanzitutto al nostro cuore. Questo è il significato letterale del verbo ri-cordare: riportare al cuore questa storia che abbiamo incrociato e che è entrata a far parte della nostra vita. Dunque non uno sguardo al passato, magari per rimpiangerlo, ma una raccolta di tutti i momenti vissuti per ospitarli e custodirli, così da colmare la nostra sete di amore. Allora tutto diventerà dono.

EVANGELIZZATI!
È spontaneo pensare che la missione del nostro Movimento sia stata e sia ancora quella di annunciare il Vangelo, con la testimonianza della carità. Giusto. Ma c'è anche un'altra verità, che Papa Francesco ci ricorda spesso con queste parole: "I poveri di ogni condizione e latitudine ci evangelizzano, perché permettono di riscoprire in modo sempre nuovo i tratti più genuini del volto del Padre. Essi hanno molto da insegnarci. È necessario che tutti ci lasciamo evangelizzare da loro… Siamo chiamati a scoprire Cristo in loro, ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli, ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro". È vero, abbiamo ricevuto tanto dai poveri assistiti dal nostro Movimento: ci hanno convertiti, ci hanno resi più umani e più cristiani. Se questo è poco…

DA DONO NASCE DONO
Solo se riusciamo a riconoscere che la terra è di Dio e di tutti i suoi figli, che abbiamo tutti la stessa dignità, che la vita è un dono continuo da condividere, che ci salveremo solo insieme saremo contenti di aver incrociato l'opera di don Vittorio, di farne ancora parte, di aver ricevuto tanto, di averne ancora bisogno, di essere in sintonia con la Chiesa di Papa Francesco, di camminare sulla strada delle sue lettere pastorali.
Durante questo anno faremo tesoro della "Fratelli tutti," che ci guiderà a crescere nella fraternità.
Ma un dono così possiamo tenerlo solo per noi? Ci verrà spontaneo farlo conoscere e donarlo a chi sta camminando con noi.

ELEMOSINA O   CONDIVISIONE?
Per questo non intendiamo celebrare il 50° con una semplice raccolta di beni e di fondi. È ancora il Papa che nel messaggio per la 5^ Giornata Mondiale dei Poveri scrive: "I poveri non sono persone esterne alla comunità, ma fratelli e sorelle con cui condividere la sofferenza perché venga loro restituita la dignità perduta. D'altronde, si sa che un gesto di beneficienza presuppone un benefattore e un beneficato, mentre la condivisione genera fratellanza. L'elemosina è occasionale; la condivisione invece è duratura. La prima rischia di gratificare chi la compie e di umiliare chi la riceve; la seconda rafforza la solidarietà e pone le premesse necessarie per raggiungere la giustizia". Insomma, l'amore più grande è dare la vita.

TUTTO PER AMORE
Questo anno speciale sarà anche l'occasione per "rin-graziare", nel senso di riconoscere che "tutto è grazia", cioè una manifestazione di amore. Questa è anche la mia certezza: ho saputo dare poco all'opera di don Vittorio e ho ricevuto tanto. Sono in debito. Auguro a me a tutti voi di cogliere questa occasione per donare di più. Per amore.

Buon Natale!

Don Maurizio