Agricoltura e nutrizione il progetto AICS continua

Agricoltura e nutrizione il progetto AICS continua

Da pastori seminomadi ad agricoltori-allevatori con un'attenzione al microcredito, un cammino lungo ma non impossibile.

Lo dimostrano i risultati del progetto "Nutrire di cibo e conoscenze le comunità di Napak e Moroto" che Africa Mission Cooperazione e Sviluppo sta portando avanti nel nord-est dell'Uganda e che si sta avviando alla fine del secondo anno di attività.

Nato grazie al sostegno di AICS (Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo) che finanzia più dell'80% del budget necessario, alla collaborazione di Medici con l'Africa - Cuamm e con il supporto tecnico dell'Università Cattolica di Piacenza, Informatici senza frontiere e l'Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, il progetto mira a migliorare le condizioni di vita delle comunità nella regione del Karamoja in Uganda, fornendo gli strumenti necessari per creare autonomamente nuove fonti di reddito in campo agricolo-zootecnico.

Il report informativo presentato, riguarda le attività effettuate nel terzo trimestre (gennaio-febbraio-marzo 2020) del secondo anno del progetto AICS nei distretti di Moroto e Napak.
In particolare delle fasi relative al "Training su pratiche e tecnologie agricole, tecniche di allevamento, business e marketing, inclusa la fornitura di semi e piantine migliorati, piccoli strumenti agricoli e piccoli ruminanti, animali da cortile e piccoli ruminanti migliorati".

Le esercitazioni pratiche, avvenute direttamente sul campo nel corso del primo anno e della prima metà del secondo, hanno permesso ai GAC (Gruppi Agricoli Comunitari) di acquisire buone competenze in ambito agricolo e zootecnico e di vedere quindi in concreto i primi risultati del progetto. Le produzioni orticole e cerealicole del primo anno sono state soddisfacenti nei due distretti di Moroto e Napak. 
Inoltre diversi MF (Model Farmer) sono stati esempi di successo nelle comunità e ciò, oltre che dare una grande soddisfazione a tutti i collaboratori di AMCS, indica che sì è sul percorso giusto per innescare un virtuoso processo di emulazione, che è nel cuore e nelle intenzioni di ogni intervento di sviluppo.
Se inizialmente molti beneficiari a causa delle elevate aspettative individuali in termini di materiali e attrezzature agricole (nonché monetarie) non apprezzavano appieno l'organizzazione e la suddivisone in GAC, con il passare del tempo e con l'arrivo dei primi risultati, hanno percepito come realmente le competenze e le conoscenze in ambito agricolo, possono portare al beneficio concreto del miglioramento delle condizioni di vita.

Molto importante si è rilevato il lavoro di formazione svolto con Gruppi formati alla metodologia VSLA (Village and Saving Loan Associations), un metodo che insegna a gestire una piccola cassa comune secondo le regole del microcredito.
La VSLA si è rivelato, infatti, un'importante strumento di coesione e mutua assistenza del gruppo, che offre benefici diretti ai partecipanti che, attraverso lo strumento del credito, riescono ad avere le risorse per le necessità urgenti (es. acquisto di medicine) o per la vita della famiglia.
Tra gli altri risultati, meritano di essere sottolineate le dimostrazioni culinarie per la preparazione di pasti nutrienti con l'obiettivo di diversificare la dieta per mamme e bambini che hanno visto partecipare 2735 persone in pochi mesi; l'effettuazione di uno screening sanitario per 5010 bambini di cui 315 sono risultati moderatamente malnutriti e 56 severamente malnutriti.

Nel primo trimestre del 2020 sono stati coinvolti 2.515 beneficiari (70% donne sole capofamiglia, 30% uomini soli capofamiglia, come previsto dal progetto.): 1149 Moroto (860 donne e 289 uomini) e 1366 a Napak (978 donne e 388 uomini).


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