MONS. AMBROSIO INCONTRA A MOROTO IL VESCOVO DI KOTIDO E IL LAICO ROBERTO GANDOLFI

Mons. Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio, in Uganda in questi giorni con Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, ha incontrato sabato 28 gennaio il vescovo di Kotido, mons. Giuseppe Filippi, e il piacentino Roberto Gandolfi, dal 1990 missionario in Uganda. Nel corso dell’incontro, avvenuto nella sede di Moroto del nostro movimento, è stata ricordata soprattutto la figura del suo fondatore, don Vittorio Pastori, e il segno da lui lasciato in Karamoja, la regione più povera dell’Uganda e una delle più bisognose dell’intera Africa.

“Qui in Africa - ha detto mons. Filippi, comboniano, alla guida della Chiesa di Kotido dal dicembre 2009 - si è efficaci quando si opera in modo continuativo. E il fatto che Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo sia presente in Uganda da tanti anni e segua i progetti con continuità è importantissimo per lo sviluppo del Karamoja”.

Mons. Ambrosio, mons. Filippi e Roberto Gandolfi, insieme a tutto il gruppo che accompagna il Vescovo di Piacenza-Bobbio all’incontro con le attività in Uganda di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, hanno raggiunto quindi la missione comboniana di Matany, a circa un’ora di strada da Moroto. Qui, ha operato per molti anni il laico comboniano Roberto Gandolfi (da agosto impegnato invece a Kotido), dando un contributo fondamentale alla costruzione dell’ospedale della missione. Durante la visita, il sacerdote alla guida della missione di Matany, padre Marco Canovi, che il Vescovo Ambrosio aveva già conosciuto nel dicembre scorso in occasione di una visita del missionario a Piacenza, ha sottolineato a più riprese la vicinanza della Chiesa piacentina-bobbiese al Karamoja attraverso l’operato del movimento Africa Mission.

In mattinata Mons. Ambrosio aveva visitato anche il villaggio di Loputuk, nei pressi dei quali è presente anche un dispensario costruito da don Vittorione nel 1990 e poi affidato alla diocesi locale. La struttura, che Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo continua tutt’oggi ad aiutare sostenendo il costo degli stipendi a inservienti e infermieri, ha un bacino d’utenza di oltre 19.000 persone e solo nel corso del 2011 ha trattato 6.594 nuovi casi, di cui 4.251 riguardanti bambini e 2.343 adulti.