Il momento della semina. Aggiornamenti dal progetto AICS.

Il momento della semina. Aggiornamenti dal progetto AICS.

Prosegue nel nord-est dell'Uganda il progetto di Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo "Nutrire di cibo e conoscenze le comunità di Napak e Moroto". Il progetto, nato grazie al sostegno di AICS (Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo, che finanzia più dell'80%  del budget necessario) e alla collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di PiacenzaMedici con l'Africa - CuammInformatici senza frontiere e l'Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, mira a migliorare le condizioni di vita delle comunità nella regione del Karamoja in Uganda, fornendo loro gli strumenti necessari per creare autonomamente nuove fonti di reddito in campo agricolo-zootecnico.

In questo periodo in Karamoja, nei distretti di Moroto e Napak, si stanno svolgendo contemporaneamente diverse attività:

KAP SURVEY: raccolta di informazioni riguardanti usi, abitudini alimentari, produttive, abitudini igienico-sanitarie e modalità di accesso al cibo dei beneficiari, allo scopo di conoscere meglio la realtà sulla quale si vuole incidere.
VLSA training: corsi per la diffusione di un modello di micro-finanza che incentiva le comunità più vulnerabili a risparmiare denaro, migliorare la commercializzazione dei prodotti (es. stoccare i loro prodotti agricoli durante la stagione di raccolta quando il prezzo è più basso, per poi venderli successivamente ad un prezzo più alto), accedere a prestiti.
GROUP DYNAMICS TRAINING: percorso formativo per aiutare i componenti del "Gruppo di agricoltori" a comprendere l'importanza di appartenere ad un gruppo, aiutandoli nella gestione e risoluzione dei conflitti e nella decisione e riconoscimento dei ruoli all'interno dello stesso.
DISTRIBUZIONE DELLE SEMENTI: vengono distribuiti i vari materiali utili alla comunità, dalle sementi ai kit, dopo attente verifiche e preparazione della comunità stessa al corretto utilizzo del materiale.

Qualche settimana fa è avvenuta la distribuzione delle sementi e la preparazione dei terreni, ora si fa sul serio: si semina!
Quello che viene riportato nelle foto non è altro che il processo di creazione di piccoli vivai per ortaggi: il cosiddetto "nursery bed establishment".
I nostri facilitatori, Michael e Peter, stanno effettuando degli specifici training agricoli negli 85 gruppi agricoli selezionati nei distretti di Moroto e Napak che riguardano la preparazione di piccoli appezzamenti di terreno destinati all'allevamento di piante orticole come cipolle, melanzane, pomodori e sukuma (varietà di cavolo diffusa in Africa Orientale).
Dopo la fase di semina e di germinazione, caratterizzata dall'apertura delle due foglioline cotiledonari foto-sintetizzanti, la piantina sarà successivamente pronta per essere trapiantata nell'orto-giardino.

Perché il "nursery bed establishment"? 
I vantaggi che la tecnica del "semenzaio" offre rispetto alla semina diretta nell'orto sono molteplici:
- Selezione delle piantine. In primo luogo si possono seminare più piantine di quelle che realmente servono nell'orto, in questo modo quando saranno pronte i membri del gruppo avranno la possibilità di scegliere le migliori;
- Ottimizzazione dello spazio nell'orto. Trapiantando si utilizza meglio lo spazio delle piantine nell'orto. Infatti, seminando in piena terra si rischia che alcuni semi non germoglino, lasciando così spazi vuoti nelle file;
- Miglioramento del controllo delle infestanti. Nella fase di trapianto si mettono nel terreno piantine già sviluppate, che trovano un suolo pulito e lavorato. In questo modo è molto più facile il controllo delle malerbe ed è possibile ridurre anche il lavoro di sarchiatura, ossia di pulizia e rimozione delle erbe infestanti.
Il training inizia con l'incontro dei membri del gruppo. Una breve parte teorica precede quella pratica.
Inoltre, in modo collettivo viene scelto l'appezzamento di terreno, possibilmente vicino all'orto giardino-dimostrativo (dove poi le piantine verranno trapiantate), che verrà utilizzato per accogliere la fase di semina, germinazione e di crescita delle piantine.

Si inizia! Con i tools e i materiali agricoli precedentemente distribuiti, comincia la creazione del vivaio.
Gli uomini del gruppo delineano il terreno attraverso l'utilizzo di corde e zappe, mentre le donne sminuzzano e puliscono la terra da sassi e radici con le proprie mani.
Il significato della terra e l'importanza che loro stessi danno all'agricoltura lo si intravede proprio in questi momenti: la velocità, la tecnica e la manualità delle donne nel toccare il terreno appare incredibile!
Il terreno selezionato viene poi suddiviso in parti più piccole tenendo conto del numero di specie orticole da seminare: in questo caso è stato diviso in 4 differenti parcelle che accoglieranno i semi di melanzane, pomodori, sukuma e cipolle.
Una volta preparato il letto di semina, si procede con la creazione dei solchi (righe) in ogni parcella, in cui verranno successivamente posti i semi.
La semina a righe è la migliore quando si ha la necessità di mantenere una certa distanza tra le file delle piante. Si procede scavando un solco (apertura lunga, dritta e stretta) profondo qualche centimetro dentro cui si distribuiscono i semi. Seminata la prima riga, si ripete l'operazione in una seconda parallela e distanziata sulla base delle necessità della coltura. 

La tecnica di semina spesso utilizzata nei villaggi è quella della semina a spaglio, ossia si procede manualmente, lanciando i semi a ventaglio tramite un rapido, quanto calibrato, colpo di polso. Ma spesso, questa tecnica porta a concentrare la semente in poche zone, lasciando vuote alcune aree. Ecco perché motiviamo le comunità ad avere una maggiore propensione all'ordine e alla precisione soprattutto in questa fase!
Lomer James non riesce a contenere la gioia per questo momento. Una preghiera anticipa questa fase perché "il seme è il tempio dove abita Dio"!
I semi degli ortaggi vanno posti a una profondità tale che permetta loro di germinare senza problemi: se si esagera non avranno energia a sufficienza per permettere alle piantine di raggiungere la luce, se invece si resta troppo in superficie verranno facilmente scalzati o comunque non si troveranno nelle condizioni ambientali idonee alla germinazione.
Dopo aver posto i semi all'interno dei solchi, questi vengono delicatamente ricoperti. Un'operazione riservata esclusivamente alle donne del che ancora una volta dimostrano la loro manualità.
Dopo aver seminato, è d'obbligo inumidire il terreno per permettere alle piante di svilupparsi. Senza la dovuta dose d'acqua, infatti, le sementi non attivano i processi di germinazione.
Data la forte e sempre più prolungata siccità in Karamoja, consigliamo alle comunità di creare il "nursery bed" nelle vicinanze di una fonte d'acqua.
Ultima fase del "nursery bed establishment". Essa prevede la creazione di una struttura rialzata rispetto al letto di semina mediante l'utilizzo di tronchi e rami, la quale viene successivamente ricoperta con paglia.
Questa "copertura" delle parcelle viene effettuata per garantire una maggiore protezione delle sementi da animali e insetti, nonché da eccessive condizioni di siccità o improvvise scariche torrenziali durante la stagione piovosa.
La creazione dei vivai è terminata.

"Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto."


Roberto Persi