Diario di viaggio: il viaggio ha inizio

Diario di viaggio: il viaggio ha inizio

Sabato 16 novembre  una delegazione composta da operatori e volontari delle sedi italiane di Africa Mission Cooperation and Development (Piacenza, Bucciano, Procida, Treviso, Urbino e Apsella) e da alcuni studiosi dell'Università Cattolica di Piacenza è partita  per dodici giorni in Uganda fino a venerdì 29 novembre 

Lo scopo del viaggio è quello di supervisionare i numerosi progetti che l'associazione sta portando avanti nella regione ugandese del Karamojoa e anche di prendere parte alle celebrazioni per il venticinquesimo anniversario della morte di Don Vittorio Pastori, che nel 1972 fondò il movimento Africa Mission nella città di Piacenza.
Della delegazione, guidata dal direttore Carlo Ruspantini, fanno parte fra gli altri anche il presidente Don Maurizio Noberini, il vice Giuseppe Ciambriello, il vertice di Cooperazione e Sviluppo Carlo Antonello e Angela Terzoni e Gianni Cravedi, vedova e figlio di Prospero Cravedi, fotografo storico di Africa Mission ed Elisabetta Paraboschi, giornalista corrispondente del quotidiano La Libertà e amica del movimento. Per l'Università sono in viaggio i professori Vincenzo Tabaglio e Giuseppe Bertoni e il ricercatore Andrea Minardi, che monitoreranno il progetto degli orti di villaggio "Nutrire di cibo e conoscenze le comunità di Moroto e Napak" finanziato da AICS e in collaborazione con l'Università Cattolica di Piacenza; guideranno anche i sopralluoghi alla Scuola di Agribusiness, un progetto formativo innovativo che ha sede nell'ex lebbrosario di Alito.

La nostra amica Elisabetta Paraboschi ci terrà compagnia con i suoi racconti durante le diverse tappe che vivrà il gruppo per trasmettere anche a noi da casa le emozioni di questo viaggio. 
Buona lettura, a presto per nuovi aggiornamenti!


Lunedì 18 novembre

Per alcuni è il 48esimo viaggio. Per altri invece è il primo. Eppure per ognuno di noi, che l'altro ieri ci siamo lasciati alle spalle il grigio freddo dell'autunno italiano, l'Uganda è terra da scoprire. L'occasione stavolta è ricordare il 25esimo anniversario della morte di don Vittorio, ma nel contempo vedere quanto è stato fatto e quanto va ancora avanti grazie all'energia dei volontari di  Africa Mission.
All'aeroporto di Kampala ieri, ad accoglierci, sono stati ancora una volta Pier Giorgio e Cristina che in queste ore ci stanno guidando verso Gulu: è lì che tutto è iniziato, che il nucleo di Africa Mission è partito. 380 chilometri dalla capitale che stiamo attraversando in pulmini: superiamo tanti villaggi, piccole moschee, campi coltivati. Superiamo Looweero dove oggi sorge una scuola ma nel 1983 c'erano cinque campi profughi con 35 mila persone: almeno così lo ricorda Giovanni Paci, uno dei volontari storici di Africa Mission di nuovo in viaggio con noi. Superiamo Rwekunye coi suoi sacchi di sabbia disposti in fila sul bordo della strada. Superiamo un camion finito in un fosso, degli studenti che camminano e camminano. Noi mangiamo noccioline comprate in un autogrill che è tutto meno che un autogrill e dopo poco Pier Giorgio riceve la buona notizia della giornata: la delegazione ugandese dell'Unione Europea finanzia un nuovo progetto di Africa Mission dedicato alla formazione professionale. In pratica nei prossimi tre anni 600 giovani potranno aprire in proprio delle attività da fabbri, muratori, parrucchieri e street food fra Moroto e Tapac.

Il nostro primo giorno africano non poteva iniziar meglio.

Betty Paraboschi