Dalla semina alla raccolta: i primi frutti del progetto AICS

Dalla semina alla raccolta: i primi frutti del progetto AICS

Il secondo anno del progetto "Nutrire di cibo e conoscenze le comunità dei distretti di Moroto e Napak" è iniziato da pochi mesi e incominciamo a vedere i primi risultati. Dopo il primo anno di "semina", non solo di semi ma anche di conoscenze, si stanno vedendo i primi frutti grazie alle numerose attività che vengono inserite nei diversi gruppi agricoli. Roberto, casco bianco inserito in questo progetto, ce le descrive in maniera dettagliata nel report che ci ha mandato. Leggiamolo insieme!

Nella prima metà del secondo anno del progetto AICS, nei distretti di Moroto e Napak, sono state svolte e si stanno svolgendo contemporaneamente diverse attività: 

-FORMAZIONE SU "KITCHEN GARDEN" – ORTI DI CUCINA 
Il cosiddetto "Kitchen Garden" è un ibrido fra un orto e un giardino. Si tratta di un'area ove vengono facilmente coltivati ortaggi ed erbe e, per motivi logistici, viene posto di norma a poca distanza dalla cucina di un'abitazione. 
Poiché l'obiettivo del progetto è quello di migliorare lo stato nutrizionale delle comunità selezionate, è necessario assicurarsi che la disponibilità di verdure e prodotti orticoli sia costante durante tutto l'arco dell'anno. Dal momento che il "Kitchen Garden" è facile da mantenere e richiede una scarsa quantità di acqua, si configura come un'ottima soluzione da adottare da parte delle comunità beneficiarie. 
Gli orti vengono costruiti utilizzando materiali locali come legna, cenere, sterco di vacca, sabbia, terra fertile, rifiuti organici domestici, erbe secche e bagnate. Tutti questi materiali permettono quindi di realizzare l'orto domestico in maniera del tutto sostenibile. 
 A livello più esterno del "Kitchen Garden" sono state piantate cipolle poiché fungono da repellente naturale contro insetti e nematodi. 

-FORMAZIONE SUI PESTICIDI ORGANICI E INORGANICI 
I GAC di Moroto e Napak sono stati formati relativamente all'estrazione e alla produzione di pesticidi organici, nonché sull'utilizzo responsabile dei pesticidi chimici/inorganici per il controllo dei parassiti. 
I beneficiari sono in grado di produrre pesticidi naturali mediante l'utilizzo di materiali facilmente reperibili in natura come ad esempio: calendula, peperoncino, foglie di Melia o di Neem, foglie di pomodoro, cipolle o aglio, cenere, urina di vacca, sapone e acqua. 
L'idea di mantenere un'agricoltura biologica in Karamoja ha un duplice obiettivo: insegnare il rispetto e la cura per l'ambiente e allo stesso tempo limitare l'uso di prodotti chimici costosi e il cui corretto utilizzo risulterebbe difficile da garantire nel tempo da parte di persone non preparate e abituate a trattare prodotti chimici (come la maggior parte dei beneficiari del progetto). 
I 10 membri di ogni GAC che hanno partecipato al training hanno successivamente condiviso le conoscenze e le abilità apprese con i restanti membri del gruppo per poter costruire tutti insieme il proprio pollaio. 
 
-FORMAZIONE SULL'ALLEVAMENTO SUINICO SU PICCOLA SCALA 
L'allevamento suinicolo è uno dei business più redditizi in Karamoja poiché genera rapidi ricavi grazie agli elevati tassi di produzione e alla presenza di una consolidata domanda nei confronti di questo prodotto. 
I due gruppi del distretto di Moroto che hanno scelto questo tipo di attività agricola, ovvero Junior Quarters e RTC (Municipality sub-county), sono stati formati da un esperto zootecnico sulla produzione. La stalla è suddivisa in 4 box: uno dedicato per il parto-allattamento,  due per le scrofe e l'ultima per il verro (maschio fertile). 
È stata effettuata la pavimentazione in cemento per garantire un maggior igiene all'interno della struttura (è prevista inoltre la copertura del cemento con l'IMO -Indigenous Microorganism - per ridurre cattivi odori e rendere più confortevole il box). 

-"EXCHANGE VISITS" – VISITE DI SCAMBIO 
Sono state effettuate delle "visite di scambio" tra i diversi GAC e ciò ha dato la possibilità ai partecipanti di poter scambiarsi informazioni utili in merito alle pratiche e tecnologie agricole. Inoltre, ha innalzato sicuramente il livello competitivo tra i vari GAC, poiché quelli meno performanti si sono resi conto di avere delle lacune da colmare rispetto ai GAC più efficienti. 
I feedback ricevuti dai partecipanti in merito a questa attività sono stati nettamente positivi: molti di essi hanno affermato che poter osservare gli orto-giardini dimostrativi di altri GAC, ha permesso loro di adottare innovazioni e idee nuove che altrimenti non avrebbero mai messo in pratica, di avere una motivazione in più che li spingesse a migliorarsi e di credere ancora di più nel progetto AICS. 


-FORMAZIONE SULLA PRODUZIONE E GESTIONE DELLA MANIOCA 
La Cassava (o Manioca) è una coltura che garantisce elevate rese di prodotto, indipendentemente dalle condizioni pedo-climatiche in cui si trova. Si tratta infatti di una radice resistente alla siccità e molto nutriente (ricca di carboidrati, calcio e vitamine) che non richiede una gestione agronomica complessa. 
Nonostante sia una specie vegetativa non molto conosciuta in Karamoja, tant'è che viene denominata "Alomubon" (selvaggia, che cresce spontaneamente), sono stati effettuati dei training dimostrativi relativi alla semina e alla gestione di questa coltura in 3 diversi GAC appartenenti alla sub-county di Lorengechora. In quest'area, così come quelle di altri distretti del Karamoja (Kotido, Karenga, Nakapiripirit), è stato dimostrato attraverso il progetto "Right to Food" che la produzione di manioca è possibile e assai redditizia. 
Questi 3 gruppi che hanno messo a coltura 24 acri della migliore varietà colturale (NAROCAST 1), fungeranno come gruppi "pilota" per quei GAC che vorranno avvicinarsi a questo tipo di business. 

LA RACCOLTA È INIZIATA! 
Il primo anno del progetto AICS si è concluso la scorsa estate nel mese di giugno. È stato un anno di "semina", ossia ricco di lavoro e di tanto impegno per tutti i partner coinvolti nel progetto, affinché si potessero creare le condizioni ideali per ottenere un ottimo raccolto nell'esercizio del secondo anno… e ciò è esattamente quella che sta avvenendo negli 85 GAC del progetto AICS! 
Finalmente è iniziata la fase di raccolta e i nostri beneficiari hanno iniziato a raccogliere e vendere/consumare verdure come cipolle, sukuma, pomodori, nonché mais, fagioli e piselli. La soddisfazione nei loro occhi ripaga tutti gli sforzi fatti nel corso del primo anno: alcuni dei GAC gioiscono per aver la possibilità di differenziare la dieta all'interno delle proprie famiglie, altri invece hanno preferito vendere parte del raccolto per ottenere un ricavo economico, in modo tale da poter acquistare medicine, pagare rette scolastiche per i propri figli o per soddisfare altri bisogni.


-NOTIZIE DIRETTAMENTE DAL CAMPO… IL PHH TRAINING 
L'attività più recente (iniziata nel mese di novembre a partire dal distretto di Napak) è il Post Harvest Handling training, ossia un corso pratico-formativo che permette di capire quali sono e dove si verificano le maggiori perdite di prodotto dalla fase di raccolta alla fase di vendita/consumo. 
Questa tipologia di training viene effettuata anche da agenzie delle Nazioni Unite come il WFP e serve a sensibilizzare le comunità su una corretta gestione e immagazzinamento del prodotto raccolto (soprattutto per piante cerealicole come mais e riso). 
Il training ha finora coinvolto due delle 5 sub-county di Napak selezionate dal progetto e ha riscontrato un grande apprezzamento da parte dei soggetti beneficiari. 
A partire dalla prossima settimana verranno consegnati i materiali per la lavorazione e lo stoccaggio dei prodotti, in particolare: 85 silos da 500 litri per gli 85 GAC e 85 silos da 250 litri per gli 85 Model Farmer degli stessi gruppi, nonché 170 teli su cui poter essiccare il raccolto (85 per i GAC e 85 per i rispettivi Model Farmer). 
Ai partecipanti viene insegnato il corretto uso e posizionamento dei teli per l'essicazione del prodotto raccolto. 


Per scaricare il report completo, clicca qui