"Quanto mai come in questo Natale la mia speranza è che ci ritroviamo tutti davanti alla Grotta del Bambin Gesù tra i primi che si sono lì recati, i Pastori, gente povera è normale, ma con il cuore e l'anima aperta all'amore e alla verità. In questo periodo dove si discute se e perché fare il Presepio nelle scuole o luoghi pubblici, per la salvaguardia di una finta e sterile integrazione a discapito dell identità, dove i valori della famiglia sono barattati a favore di libertà personali finte e fuorvianti, il mio augurio è proprio di ritrovarci di fronte alla Sacra Famiglia per celebrare le nostre origini e testimoniare la nostra Fede.

Un abbraccio a tutti!

"Ricordo di aver letto da qualche parte questa cruda verità: si vede bene la grandezza dell'uomo solamente quando è in ginocchio. Inginocchiati, se hai un po' di fede, davanti al presepe, e vedrai che non ti basterà. Inginocchiati, anche tu che dici di non aver fede, davanti a un bambino, che non si chiama Gesù, ma assomiglia così tanto a lui. Inginocchiamoci davanti a un povero che non riceverà nessun regalo; davanti a un giovane che è stato licenziato; davanti a due genitori che crescono i loro figli; davanti a una famiglia che è stata sfrattata…

Che c'entra tutto questo con il Natale? C'entra eccome, perché questo è il presepe vivente! Non fatto da belle statuine, ma da noi uomini del nostro tempo. Per partecipare a questo presepe occorre mettersi in ginocchio: è l'unica posizione da cui si vede bene la piccolezza e la grandezza di ogni creatura. 

"Venite, prostràti adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che Egli conduce" – salmo 94.

Ogni risveglio, ogni nuovo giorno sia per tutti una rinascita piena di speranza. Buon Natale!"