All you need is... volunteers!

All you need is... volunteers!

Abbiamo preso in prestito il titolo di una celebre canzone dei Beatles, "All you need is love". Tutto quello di cui hai bisogno è l'amore. Lo abbiamo riadattato: tutto quello di cui hai bisogno sono volontari. Esperienze di volontariato. Siamo in periodo di servizio civile, che è una delle possibilità - ma solo se hai dai 18 ai 29 anni - che puoi scegliere se vuoi fare un'esperienza di volontariato. Non è la sola. L'altro giorno, nella sede di Piacenza, sono venute tre nostre volontarie: alle spalle hanno storie diverse e diverse provenienze, ad accomunarle è il fatto di essersi messe a disposizione della comunità. Come?
C'è Paola che viene da Trento, ha 29 anni e nella vita fa l'assistente sociale in una comunità per minori: studia all'università e nel suo percorso deve fare uno stage. Già è stata in Tanzania e in Amazzonia, decide di andare anche in Uganda con Africa Mission: qui si occupa del progetto dei bambini di strada riconsegnati alle famiglie, vive per due mesi nella nostra sede di Moroto. Torna con un tatuaggio su un braccio di una parola in karimojong che significa "vento" e con la consapevolezza di avere fatto "un'esperienza gigantesca, incredibile".
Alice viene da Brescia: di anni ne ha 29, ha studiato Antropologia ed è scesa in Uganda come casco bianco nel 2002. Non era mai stata in Africa, dopo un anno è tornata in Italia e ha deciso di ritornare giù per altri sei mesi a occuparsi del Training Centre di Alito. "Si tratta di un contesto complesso, ma è un'esperienza che mi ha aperto un portone" spiega mentre al collo porta con orgoglio una piccola catenina con un ciondolo: ritrae l'Africa e in mezzo c'è un buchino, proprio lì dove c'è l'Uganda.
Marta è la più giovane: nasce vicino a Roma 26 anni fa, si laurea in Storia dell'arte ma la vita la porta in Brasile e in giro per l'Europa. L'anno scorso arriva in Uganda con il servizio civile: è nella sede di Moroto, si occupa di formazione professionale, a chi le chieda un bilancio di "metà mandato" dice che si sente "molto cresciuta, inaspettatamente maturata". Al collo ha un ciondolo verde: la pietra è un serpentino, quello che utilizzavano nei secoli scorsi per realizzare i pavimenti nelle chiese. A lei è arrivato da una coppia di hippy conosciuta in Brasile. Mentre lo spiega guarda l'ora per il treno da prendere che la porterà all'aeroporto e da lì ancora in Uganda.
Sono storie diverse, alcune fra le tante che incrociamo nel nostro lungo cammino di Movimento: seguici sui nostri social per ascoltarle anche in video!