L'ECO dello sprECO

Mostra didattica

Strettamente legato agli incontri di sensibilizzazione e formazione nelle scuole è anche "L'ECO dello sprECO", mostra che tratta il vasto tema degli sprechi cercando di far riflettere sulle sue varie declinazioni. 
Secondo la FAO, la quantità di cibo che finisce nella spazzatura supera il 35% della produzione totale, con un costo economico stimato in circa un trilione di dollari ogni anno. L'agricoltura utilizza circa il 70% delle acque dolci: sprecare cibo significa dissipare acqua. Nel 2012 quasi un miliardo di persone, l'11% della popolazione mondiale, non ha avuto accesso all'acqua potabile sicura (OMS 2012). Solo in Italia si lasciano nei campi 1,4 milioni di tonnellate di prodotti ogni anno, spesso perché non conviene raccoglierli.
Acqua, cibo e sprechi alimentari sono strettamente correlati. La produzione dei rifiuti urbani rappresenta sicuramente uno degli indicatori di maggiore pressione nelle città italiane, non solo in termini ambientali ma anche in termini economici e di consumi. Nonostante tutto ciò riteniamo che non siano gli sprechi alimentari l'unica forma importante di spreco attualmente presente nella nostra società. 

L'ECO DELLO SPRECO è quindi lo slogan scelto per questa mostra. Oltre all'assonanza divertente data dal gioco di parole, abbiamo pensato che grazie all'ambivalenza della parola eco si possano fare diverse riflessioni. Considerando eco come un'abbreviazione del termine ecologia, l'idea si sposta sui rifiuti e quindi sull'impatto che questi hanno sull'ambiente: dai cambiamenti climatici all'estinzione delle specie che popolano il pianeta. Intendendo invece eco come sinonimo dei termini "ripercussione" o "risonanza", riusciamo a concepire anche il termine spreco in modo figurato quindi non con il significato di spazzatura ma con quello di perdita:  sperpero di tempo, dispendio di denaro inutile, privazione di opportunità, mancanza di obiettivi; in senso lato quindi l'eco dello spreco può essere inteso come le conseguenze che gli sprechi di ogni genere hanno sulla vita dell'uomo.
L'evento mira a coinvolgere i ragazzi, non solo esortandoli a visitarlo ma invitandoli a prenderne parte: il materiale verrà infatti creato da studenti di diverse scuole appartenenti a diversi gradi scolastici, che avranno il compito di sviluppare una tipologia di spreco per poi ideare e creare "opere" quali video, quadri, scritti e poesie, rappresentazioni o canzoni da esibire all'interno della mostra.

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