UN ANNO RICCO DI ATTIVITA‘ NEL SETTORE "TUTELA DELL‘INFANZIA"

Continua il nostro impegno nel settore “Child Protection” (tutela dell’infanzia) nei distretti ugandesi di Moroto, Napak e Nakapiripirit. La nostra attività, anche quest’anno, si sviluppa su diversi fronti: collaborazione con i distretti, identificazione e aiuto alle realtà particolarmente vulnerabili, corsi di formazione per operatori sociali e animatori, attività ludico-ricreative, ricongiungimento familiare e programmi di riabilitazione per bambini di strada.

Bambini di strada: nei mesi di aprile e maggio è stata condotta una ricerca per l’identificazione e successiva selezione di 20 bambini di strada nel distretto di Moroto. Come spesso accade nei luoghi “in via di sviluppo”, anche a Moroto, cittadina considerata la capitale della regione del Karamoja e ormai sede di agenzie delle Nazioni Unite e di molte ONG internazionali, coesistono elementi di modernità e realtà di profondo degrado, tra cui il fenomeno dei bambini di strada.
Lo staff di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, coordinato a Moroto dalla nostra collaboratrice Silvia Finaurini, attraverso interviste, visite notturne e colloqui, ha selezionato 20 ragazzi tra i 10 e i 16 anni, i quali prenderanno parte a un programma di riabilitazione il cui fine ultimo è il reinserimento nelle scuole pubbliche e, aspetto ancor più importante, nelle famiglie di origine. A questo scopo i ragazzi saranno accompagnati, per un periodo massimo di 10 mesi, a seguire lezioni frontali (di inglese, matematica, storia e altre materie), in modo da offrir loro un’educazione di base, attività sportive e ricreative finalizzate a potenziare lo spirito di gruppo e la fiducia negli altri, attività manuali per sviluppare nuove competenze e talenti, momenti di orientamento e riflessione e attività alternative, come quella della creazione e gestione di un orto. Tutte le attività si svolgeranno nel nostro Centro giovanile “Don Vittorio” di Moroto.
Accanto al lavoro con i ragazzi, molta attenzione sarà dedicata anche alle famiglie per capirne le difficoltà e le eventuali motivazioni dell’abbandono dei ragazzi e per costruire il terreno favorevole al loro ritorno a casa.

“Returnees”: quest’anno, oltre che con UNICEF, Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo collabora con IOM (International Organization for Migration) per il rimpatrio dei bambini karimojong che vivono mendicando nelle strade di Kampala e di altre cittadine ugandesi. Il nostro intervento, in collaborazione con UNICEF, IOM, Ministero delle Politiche di Genere, Ufficio del Primo Ministro, autorità locali e religiose, comprende l’allestimento e la gestione del centro di prima accoglienza in Karamoja, il ricongiungimento familiare, l’assistenza sanitaria, la sensibilizzazione nelle famiglie e comunità di origine, la costruzione di capanne, la distribuzione di cibo, la fornitura di materiale scolastico e il monitoraggio della situazione per almeno 9 mesi a partire dall’arrivo dei bambini.

Video educativi e gara di disegno: la prima di queste attività consiste nella proiezione di video su tematiche educative, come l’amicizia, il rispetto dell’altro e dell’ambiente, diritti e doveri del bambino, norme di igiene, HIV, seguiti sempre da dibattiti e momenti di riflessione.
La seconda attività coinvolge più di 250 bambini di 11 sottocontee ai quali viene affidata una tematica da sviluppare utilizzando diverse tecniche di disegno (pastelli, pennarelli, acquerelli, colori a dita, puntinismo, ecc...). Si tratta di disegni individuali e di gruppo, e i più belli saranno premiati. Alla fine a ogni partecipante verrà consegnato un set da disegno.

Tornei di calcio e netball: l’attività sportiva, considerata come momento educativo fondamentale per la crescita del bambino, è fortemente incoraggiata anche nei villaggi che non hanno diretto accesso a strutture attrezzate come il nostro Centro giovanile. Momenti di allenamento e competizione sono organizzati quindi anche in aree remote: il nostro staff si sposta periodicamente per coprire il maggior numero possibile di villaggi e un kit sportivo (palloni, reti, corde per saltare, fischietto, ecc…) viene lasciato in dotazione per continuare le attività sportive anche quando Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo non è fisicamente presente.

“School of life” e doposcuola: continua il programma, iniziato circa tre anni fa in collaborazione con le Suore del Sacro Cuore di Naoi, a sostegno dei bambini orfani e/o malati di AIDS.
Il filo conduttore degli incontri di quest’anno è: “Scoprire noi stessi per scoprire il mondo”. Attraverso una metodologia che prevede tre stadi (esplorazione, scelta e azione) i ragazzi vengono accompagnati a vedere con occhi nuovi se stessi, le loro vite e il mondo, con la consapevolezza che tutto può essere cambiato a partire da un’analisi sincera della realtà personale e sociale e da un impegno deciso.
Un’attenzione particolare viene data al singolo bambino durante le ore del doposcuola, sia per migliorarne il rendimento scolastico sia per sviluppare il senso di autostima. Le lezioni sono accompagnate da giochi educativi e stimolanti e da una merenda.

OVC (Orphans and Vulnerable Children): si tratta di aiuti diretti ai bambini in situazioni di alta vulnerabilità o a rischio di violenza e sfruttamento (disabili, malati, orfani, abbandonati, ecc…). Gran parte del lavoro avviene con le famiglie per sensibilizzare i genitori a prendersi cura dei propri figli con i pochi mezzi a loro disposizione, stimolare il dialogo inter-generazionale e intervenire con aiuti materiali laddove la necessità lo richiede.
Ultimamente Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo ha stabilito anche una collaborazione con l’ospedale CoRSU di Kampala, che effettua operazioni ortopediche e di chirurgia plastica per correggere malformazioni fisiche.

Festival: il primo “Music, Dance and Drama Festival” dell’anno, evento interamente dedicato ai bambini, è stato organizzato domenica 10 giugno presso il Centro giovanile “Don Vittorio”, con una partecipazione di circa 1000 spettatori tra adulti e minori. L’idea era quella di promuovere le attività del settore di tutela dell’infanzia attraverso il coinvolgimento di tutte le tipologie dei beneficiari del progetto: il gruppo di donne del villaggio di Singella ha presentato danze tradizionali; gli “Young Ranger” (scout) hanno messo in scena una rappresentazione sulla vita di strada e sull’importanza della scuola; i piccoli coinvolti nel progetto “School of Life” hanno portato la loro esperienza sui diritti dei minori; i gruppi provenienti da Iriiri e Matany hanno proposto testimonianze relative ai bambini di strada attraverso disegni e canzoni; la comunità di Tapac ha partecipato proponendo danze e rappresentazioni sul tema dei matrimoni forzati tra adulti e minori; il gruppo “GG Kids” si è prodotto in canti e balli locali; il villaggio di Bazar ha partecipato con balletti tradizionali; i ragazzi del doposcuola si sono esibiti in una danza acholi, in una rappresentazione e in canzoni di ringraziamento.
Tutte le attività sono state intervallate da esibizioni di artisti locali, di alcuni cantanti e di un gruppo di breakdance, che hanno contribuito a creare un clima speciale di festa.
Come momento di condivisione è stato organizzato anche un pranzo per tutti i partecipanti e per i bambini in situazioni a rischio di Moroto.
Un ringraziamento speciale va a tutto lo staff di “Child Protection” di Moroto per aver lavorato duramente e con passione per la buona riuscita dell’evento, preparando festoni, decorazioni, volantini e striscioni, per aver motivato adulti e bambini affinché tutto fosse pronto per l’evento e per aver fatto sì che ogni cosa si svolgesse nel migliore dei modi.