Sport per la pace: al Centro Giovani a lezione di futuro

Sport per la pace: al Centro Giovani a lezione di futuro

Come vorresti essere trattato tu? Pensaci. E comportati con gli altri allo stesso modo.
È questo il senso dell'iniziativa svoltasi recentemente al Centro Giovani: "Sport for Peace" è stato il titolo del progetto ideato dal Movimento dei Focolari con la nostra collaborazione e quella di NASSO (Namugongo Social Services Organization).
Lo slogan dell'iniziativa è stato "Tratta gli altra come vorresti essere trattato tu": all'evento hanno partecipato oltre 1.200 giovani accompagnati nelle attività da 41 animatori che sono insegnanti o leader nelle parrocchie della Diocesi di Moroto.

L'avvio del progetto
All'inizio si sono incontrati gli animatori per pianificare le attività e ricevere la formazione sui temi trattati con i giovani nei laboratori. Sei sono state le regole: fare del proprio meglio, giocare onestamente, resistere, prendersi cura di tutti, fare la differenza e festeggiare. Queste regole sono state scritte sui sei lati di un dado: ogni formatore doveva lanciarlo e, in base alla definizione estratta, si apriva la discussione collettiva sul significato.
 
Il coinvolgimento dei ragazzi
Nei giorni successivi sono stati coinvolti i giovani divisi in gruppi guidati dagli animatori: il primo giorno è stata avviata una discussione sul perché giochiamo e sui temi della cooperazione e competizione, mentre il secondo giorno ci si è focalizzati sullo sport per la pace, la teoria e la pratica e la conduzione delle attività. La formazione alla leadership, i giochi di squadra e la preparazione per il festival finale sono stati al centro del terzo giorno, mentre il quarto l'iniziativa si è conclusa con la valutazione e la consegna degli attestati di partecipazione e con la promessa di continuare con gli sport per la pace.

Il vescovo di Moroto ai giovani: "Siate creativi"
"Siate creativi in qualunque cosa facciate nella vita". Così il vescovo di Moroto padre Damiano Guzzetti si è rivolto ai ragazzi e agli animatori, incoraggiandoli a essere d'esempio gli uni per gli altri: "I giovani sono essenziali per il futuro della comunità – spiega – e devono essere creativi in qualunque cosa facciano: mi auguro che conservino le conoscenze e le competenze acquisite in questo progetto per cambiare qualcosa nelle loro comunità".

Verso scuole e comunità
Ciò che è emerso tra gli animatori è che queste attività devono essere portate avanti nelle comunità e nelle scuole, luoghi in cui i bambini ricevono un'educazione. Il nostro staff ha già messo in pratica quanto appreso inserendo nel programma settimanale del Centro Giovani alcune attività di "Sport per la pace" che verranno proposte al martedì ai bambini dai 6 ai 10 anni e al giovedì ai giovani dai 12 ai 24 anni.