Il reinserimento di 32 giovani donne karimojong

Il reinserimento di 32 giovani donne karimojong

In Karamoja continua l'attività finanziata da KIA - Kerk in Actie in consorzio con diverse ong, della quale fa parte anche Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, che prevede il recupero e il reinserimento dei bambini e delle ragazze che sono fuggite dalla propria casa in cerca di miglior vita e che sono potenziali vittime di tratta.
Tra le varie attività, segnaliamo il reinserimento di 32 giovani donne karimojong intercettate al di là del confine, addirittura in Kenya: dopo essere state trasferite nella città ugandese di Busia ed essere state sottoposte a uno screening medico, le donne sono state accompagnate al centro di accoglienza di Kobulin. Si è potuto procedere con il programma di registrazione seguito poi da un momento di conoscenza e consulenza con il nostro staff per entrare in contatto con loro e farle sentire a proprio agio. Questo è necessario per identificare le motivazioni che hanno spinto le ragazze a spostarsi. I fattori che hanno portato le giovani donne a trasferirsi da casa a Nairobi sono quasi sempre la povertà, la mancanza di terreno per la coltivazione, l'influenza degli amici, la promessa di essere pagate, la perdita di entrambi i genitori, il desiderio di cercare soldi per pagare le tasse scolastiche, le incomprensioni tra i membri della famiglia o addirittura episodi di violenza domestica, lo stigma per lo stupro e il matrimonio forzato, la gravidanza precoce e infantile.
Inoltre sono state raccolte anche informazioni sui loro interessi personali per capire quale corso professionale avrebbero voluto frequentare per favorire il loro reinserimento nella società e nella loro famiglia: quest'ultimo in particolare risulta molto delicato perché non sempre i parenti riaccolgono in casa le figlie che fuggono. In un solo caso una ragazza ha preferito non tornare con la sua famiglia d'origine, ma vivere in autonomia con suo figlio aprendo una piccola attività commerciale.