LAURA DAL VENETO AL KARAMOJA

Laura è una giovane donna che dopo l’esperienza del “Vieni e Vedi”, il viaggio che Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo organizza ogni anno come esperienza formativa per giovani che vogliono conoscere le attività che il movimento porta avanti da oltre quarant’anni, ha deciso di trascorrere un periodo di tre mesi in Uganda. Qui alcune tappe del suo viaggio.
“Sono a Moroto da tre settimane, all’inizio è stato un po’ difficile seguire i ritmi karimojong e trovare un mio equilibrio, ma da un po’ posso dire di essermi ambientata…non completamente, ma mi sto inserendo nella vita di C&D abbastanza bene, grazie al grande aiuto di tutte le persone che lavorano qui e dell’ottima accoglienza dei miei amici!
Ho cominciato la mia esperienza di volontaria seguendo le attività dell’ECD Centre; ogni mattina seguo le lezioni, sono stata inserita nella top class, cioè nella classe dei bambini più grandi (5 anni) per poter proporre a loro anche della attività extracurriculari pensate da me. Nella top class ci sono circa 70 bambini, sono seguiti dal maestro Emmanuel e da due ragazze che stanno studiando per diventare insegnanti e in questi mesi stanno facendo un tirocinio.
Dal lunedì al venerdì sono quindi a scuola, è un’esperienza molto bella e molto stimolante. Sto conoscendo pian piano i bambini e anche i maestri, mi coinvolgono nelle lezioni e nella varie attività e si è creata una buona collaborazione tra di noi, cerchiamo infatti di inserire le attività che propongo all’interno del programma giornaliero.
Le materie che vengono principalmente studiate sono la matematica, la lingua inglese, oltre a sviluppare le capacità di relazione con gli altri e con se stessi.
Per quanto riguarda la matematica, i bambini stanno imparando a contare una serie di elementi collegando poi la somma con il numero relativo; nelle lezioni di lingua stanno imparando a riconoscere e nominare le varie lettere dell’alfabeto e hanno cominciato anche a scriverle. Per quanto riguarda l’ambito delle relazioni e conoscenza di se stessi stanno imparando a nominare le diverse parti del corpo.
La lezione dura generalmente un’ora, viene scritto e spiegato qual è l’argomento del giorno, vengono presentati al massimo un paio di esempi pratici, poi insieme ai bambini l’insegnate comincia a focalizzare l’attenzione sui concetti importanti e viene chiesto loro di ripeterli più volte. Tutto questo viene fatto principalmente utilizzando canzoncine e filastrocche che rendono più divertente e piacevole la lezione. Dopo una prima parte teorica viene chiesto ad ognuno di ricopiare in un foglio ciò che è scritto nel cartellone che funge da lavagna, e ogni bambino con l’aiuto degli insegnanti si esercita anche nella scrittura.
Ciò che ho proposto io in questi giorni sono stati dei giochi che hanno la funzione oltre che di divertire, anche di insegnare e ripassare gli stessi concetti. A queste attività partecipa solamente un gruppo ristretto di bambini perché con tutta la classe sarebbe più difficoltoso gestire le attività, e insieme a me c’è anche l’insegnante Emmanuel che mi aiuta. I giochi che abbiamo fatto fin’ora sono stati: il gioco del fazzoletto per il ripasso dei numeri dall’1 al 10, i bambini sono stati divisi in due squadre e ad ognuno è stato assegnato un numero, abbiamo consegnato loro un piccolo foglietto nel quale hanno scritto il loro numero, sia in cifra che in lettere. Quando tutti avevano terminato di scrivere abbiamo cominciato a giocare e i bambini si sono divertiti molto.
Sulla lezione delle parti del corpo ho proposto il gioco del memory, in base ai concetti che avevano insegnato durante la lezione ho costruito le carte con le diverse parti del corpo; prima di cominciare a giocare abbiamo utilizzato le carte per ripassare e nominare le immagini. È stato molto divertente fare questo gioco perché i bambini dopo un po’ hanno cominciato a entusiasmarsi quando riuscivano a indovinare le coppie ed è stato bello vedere come si aiutassero tra loro.
Sulla lezione della lingua inglese ho riproposto il memory facendo le carte con le prime lettere dell’alfabeto che avevano studiato durante la lezione; prima di cominciare a giocare abbiamo ripassato più volte l’alfabeto cantando la canzone e poi io mostravo le carte e loro dicevano la lettere scritta. Dopo un bel ripasso abbiamo cominciato a giocare, e anche questa volta sono stati contenti di potersi sperimentare in un gioco nuovo, è stato bello vedere la loro voglia di mettersi in gioco, e anche di non voler rispettare il proprio turno per la fretta di voler indovinare le coppie. Anche il maestro Emmanuel è rimasto contento di come i suoi alunni hanno partecipato a queste nuove attività, e anche delle proposte “innovative” che ho portato loro, lasciandogli il materiale che abbiamo utilizzato per potersi esercitare ancora anche nei prossimi anni.
A livello personale, l’esperienza che sto facendo nella scuola materna mi sta insegnando molto, è molto stimolante per me dover trovare dei mezzi per aiutare i maestri a continuare l’insegnamento dei concetti, perché devo uscire dal mio modo abitudinario di pensare e organizzare le cose, e calibrare gli obiettivi in base alle esigenze che ci sono qui. Cerco sempre di resettare la mia mente per riuscire a costruire dei giochi e delle attività che siano adatte a questi bambini e alla realtà che loro vivono, è fondamentale l’aiuto che mi viene costantemente dato dal team di C&D e anche da tutti gli insegnanti. Ogni giorno che trascorro con loro è un’esperienza che mi aiuta ad aprire la mente e ad essere io la prima a mettermi in gioco totalmente per poter dare il meglio… perché anche per me vale la frase che giocando s’impara!

Ogni lunedì pomeriggio assieme ad Hellen, che è la coordinatrice dell’ECD Centre, ho potuto partecipare al laboratorio di disegno che fa nel pomeriggio con i bambini che frequentano il centro giovani.
Si svolge in una delle stanze che ci sono vicino all’ECD Centre, sulle pareti ci sono tutti i disegni che fanno: i giochi preferiti, gli animali, la frutta, il cibo, la propria casa….
Il gruppo solitamente è costituito da circa 20 bambini di varie età, ad ognuno viene dato un foglio e un paio di colori, qualche volta viene dato loro anche un tema per il disegno.
Ci sono i bambini più grandi che aiutano quelli più piccoli, c’è chi invece pur non essendo ancora in grado di disegnare, da spazio alla propria creatività a suo modo!
L’attività dura circa un’ora e mezza, è molto bello vedere i bambini che aspettano con ansia questo appuntamento settimanale, c’è chi viene regolarmente ogni settimana, chi ogni tanto trovandomi in giro per il compound mi saluta ricordandomi che ci rivedremo per le prossime sessioni. Ognuno di loro, nel disegnare, fa del suo meglio, mette qualcosa di sé: chi colorando in maniera particolare qualche elemento, chi disegnando qualcosa di tipico, chi riempiendo il foglio con tutto ciò che conosce. Tra i bambini più grandi c’è chi ha davvero una vena artistica!
La prima volta che ho partecipato, Hellen mi ha suggerito di dare un tema, ho così scelto di chiedere loro di disegnare la propria casa e il loro animale preferito. È stato entusiasmante notare quanto impegno ci hanno messo, era quasi una competizione tra chi lo avrebbe fatto meglio!
Quando avevano finito sono venuti a mostrarmi i loro capolavori così io ho potuto osservarli assieme a loro e fargli alcune domande su ciò che avevano scelto di disegnare. Ho fatto ad ognuno la foto con il proprio disegno, tutti soddisfatti del proprio lavoro. È stato un ulteriore momento divertente vedersi ritratti dentro alla mia macchinetta… si sa, qui le foto fanno un sacco ridere!
È sempre bello per me partecipare a queste attività perché mi permettono di conoscere molti bambini e ragazzi che frequentano C&D, mi vengono raccontate le loro storie, posso stare assieme a loro nel modo più semplice che c’è, ridere, cantare, aiutarli nelle piccole cose…
Provo molte emozioni condividendo con loro un pezzo della mia giornata…. non esiste cosa che possa riempire di più l’anima"