Il primo mese da casco bianco in Karamoja.
Il primo mese in Uganda è già passato e Mario Visentin, uno dei sei ragazzi impegnati con la nostra Organizzazione in terra ugandese, fa un po' il punto della situazione. Si sa, non è facile esternare emozioni o raccontare solo dopo un mese cosa si sta vivendo, ci vuole tempo per osservare, riflettere e capire bene dove siamo capitati. Gli amici volontari del gruppo di Treviso sono comunque curiosi di sapere come sta andando l'avventura di Mario, loro concittadino.
"Fino ad ora ho cercato di ambientarmi e di capire come funzionano gli ingranaggi dell'orologio di C&D (Cooperation & Development). In particolare svolgo il mio servizio la mattina per l'asilo (ECD Centre "Akai a Ikori") collaborando con le insegnanti del Morning Circle (turno del mattino), nella lezione in classe, e nel lavoro di ufficio (in particolare sto trascrivendo le iscrizioni all'asilo dal 2014 in poi).
Nel pomeriggio invece sono parte dello staff dello Youth Center e la sfida qui è bella: rendere i momenti di svago dello YC sempre più educativi e ricchi di condivisione e relazione profonda (piccola missione che io mi sono dato).
Oltre a ciò nel pomeriggio ci troviamo con il gruppo di giovani madri per parlare di temi come relazioni, futuro, vita, cura del figlio.
Ci sono stati diversi momento difficili fino ad ora. Una cosa che faccio fatica a dimenticare é una bimba di 5 anni che ha passato tutta la giornata a tenermi il dito, poi alle 18.30 il Centro Giovani ha terminato le attività della giornata e lei ha cominciato a piangere...non voleva lasciarmi il dito...
Mi sono sentito male a lasciarla andare in strada da sola, non so il suo nome, se ha una mamma o un papà, ma non potrò mai scordarmi il suo viso. Non l'ho mai più rivista ma continuo a pensarci."
Il Servizio Civile è questo, è mettersi al servizio del prossimo completamente, consapevoli che, da buoni esseri umani, giorno dopo giorno il nostro bagaglio diventerà sempre più carico di emozioni e di incontri che lasceranno il segno.