Contesto settoriale

La regione del Karamoja è una delle più arretrate dell'intera Africa. I maggiori ostacoli allo sviluppo nella regione sono l'insicurezza e la carenza d'acqua.
I Karimojong sono pastori stagionalmente nomadi ma è da premettere che il bestiame, nella maggior parte dei casi unica fonte di reddito, non è sufficiente a garantire il sostentamento dei membri della famiglia. Il bestiame rimane comunque l'elemento fondamentale intorno al quale ruota l'esistenza del popolo Karimojong. Questa ricchezza viene utilizzata come scambio nei matrimoni, ma anche come oggetto di razzia tra le diverse tribù. Ne deriva che la regione del Karamoja sia una delle più pericolose dell'Uganda.
Nella regione non esistono servizi igienici adeguati (latrine e/o toilet). La maggior parte dei villaggi è sprovvista di acqua. Le donne continuano a cucinare a contatto con la terra. Sono queste le cause principali del diffondersi di alcune malattie, oltre alle piogge esigue che, cadendo sporadicamente durante la stagione (marzo-maggio, luglio-ottobre), compromettono seriamente i raccolti. La malnutrizione è molto diffusa nell'intera regione ed è particolarmente evidente tra i gruppi che praticano la pastorizia nella parte centrale e orientale del Karamoja. Basando la loro alimentazione soprattutto sul sorgo, molte persone soffrono di carenza di proteine e vitamine.
In Karamoja la mortalità infantile è di 147/1000 contro gli 81/1000 della media ugandese, la mortalità sotto i 5 anni 240/1000 contro i 203/1000 dell'intero Paese. La percentuale di parti assistiti in Karamoja è il 9,7% contro i 40% di media nazionale mentre la presenza di latrine è del 13,6% contro il 48% riferito all'intero Paese.
In Uganda sono circa 2 milioni gli orfani il cui 45% causati dall'HIV/AIDS e il numero è in costante aumento. Stime del 2004-05 registrano il 6,4% (oltre 800.000 persone) della popolazione adulta colpita dal virus dell'HIV/AIDS.
La malaria rimane la causa principale di mortalità nel Paese: si registra il 52% di frequenza dei pazienti fuori reparto e il 30% di ammissioni ospedaliere. Per il 95% del territorio ugandese la malaria viene considerata come malattia endemica. Tale malattia è responsabile per il 9-14% della morte dei pazienti ricoverati e del 20-23% delle morti di bambini ricoverati al di sotto dei 5 anni.
Nella regione l'82% della popolazione è analfabeta, (contro il 40% della media nazionale ugandese). Solo il 6% delle donne sa leggere e scrivere, mentre l'80% dei bambini non frequenta la scuola. L'indice di sviluppo HDI è pari a 0,180; oltre il 70% della popolazione vive al disotto del limite di povertà.

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